Ricorrenze

8 Marzo fra storia e simboli

Si racconta che la festa della donna sia nata per ricordare le operaie vittime di un incendio di una camiceria avvenuto nel 1908 a New York. Si tratta di un falso storico ormai definitivamente archiviato. E allora perché ogni anno quando si avvicina l’8 marzo immancabilmente salta fuori questa storia? Perché, sebbene falsa, è divenuta il simbolo della Festa della Donna, o meglio, della Giornata Internazionale dei Diritti della Donna? Forse perché questa storia racconta delle difficoltà, delle discriminazioni, degli abusi, delle violenze che le donne hanno subito, e subiscono, da parte di un mondo ancora fortemente sessista. Come una leggenda, racconta qualcosa di cui tutti abbiamo esperienza, e che lancia un messaggio universale di libertà e di uguaglianza (nella differenza). Più che una festa, dunque, l’8 marzo dovrebbe essere una occasione in più per riflettere sullo stato dell’arte della effettiva uguaglianza di trattamento delle donne nella società, delle differenze salariali, delle violenze domestiche, degli abusi sessuali, di tutto ciò che gli uomini (non tutti fortunatamente) fanno per rendere la condizione dell’essere donna una condizione di inferiorità.

In Italia, la Giornata internazionale della Donna si festeggia dal 1922 e, nel corso dei decenni, ha perso gran parte della sua connotazione politica riducendosi spesso ad una formula vuota. A prescindere comunque da tutto questo, ciò che conta è che questa data venga vissuta come una buona occasione per rendere omaggio e festeggiare le donne per la loro forza, la determinazione e la sensibilità con cui hanno affrontato, affrontano e continueranno ad affrontare ogni battaglia. Prendendo esempio dalle grandi protagoniste del passato – Cleopatra, Giovanna d’Arco, Costanza d’Altavilla, Artemisia Gentileschi, Rosa Parks, Caterina II di Russia, Florence Nightingale, Madre Teresa di Calcutta, Eva Peron, Santa Caterina da Siena, Emmeline Pankhurst, Frida Kahlo, Marie Curie, Indira Gandhi – e quelle di oggi – Rita Levi Montalcini, Samatha Cristoforetti, Liliana Segre, Margherita Hack, Lady Diana, Margaret Thatcher, Audrey Hepburn, Meryl Streep… e tante tante altre. E voi, quali altre protagoniste riuscite a ricordare? Provate a fare questo piccolo gioco, e vi renderete conto di quante donne hanno influito sulla storia del mondo!

Non poteva mancare ovviamente un piccolo accenno alla mimosa – siamo un garden e ci occupiamo di piante e fiori. La mimosa fu scelta in Italia come simbolo ufficiale della Giornata della donna l’8 marzo 1946 su suggerimento dell’UDI – Unione Donne in Italia. Fu scelta perché fiorisce in questo periodo, è di colore giallo, il colore della luce, del calore, della gioia, della grinta di cui è simbolo, quello della forza vitale della natura che prorompe dopo la pausa invernale. Purtroppo però il suo profumo particolare non è gradito a tutte le donne! Nessun problema, potete sostituire la mimosa con tantissimi altri fiori di colore giallo: margherite, rose, narcisi, viole, pansé, primule, phalaenopsis, tulipani

“Le donne hanno sempre dovuto lottare doppiamente. Hanno sempre dovuto portare due pesi, quello privato e quello sociale. Le donne sono la colonna vertebrale delle società.” RITA LEVI-MONTALCINI

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