Se sentiamo parlare di una pianta colorata e perenne che proviene dall’altro capo del mondo molto probabilmente avremo come oggetto di discussione l’Hebe. Questa pianta, originaria dell’Oceania e in particolare di Australia e Nuova Zelanda, ha un portamento arbustivo ed è conosciuta nel mondo florovivaistico per le sue foglie decorative, per i fiori vivaci e duraturi e per la sua facilità di coltivazione.
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DESCRIZIONE E CARATTERISTICHE
Sebbene Hebe, o più semplicemente Ebe, sia ben nota ai più, essa viene spesso confusa con un altro arbusto sempre facente parte della famiglia delle Scrophulariaceae, anch’esso perenne e sempreverde: la Veronica. Non è difficile, infatti, imbattersi in situazioni in cui si senta parlare di “Veronica Hebe”, in particolare quando si osserva la specie di Hebe più comune: Speciosa Variegata. Chiamata anche Veronica Variegata, è caratterizzata da striature grigioverdi al centro delle foglie e bianche ai margini. Questi arbusti sempreverdi di altezza variabile fra i 30 cm ed il metro d’altezza si suddividono in molteplici cultivar, suddivise fra quelle più compatte, adatte alla vita in vaso e quelle più grandi, ideali ad esempio per comporre una bordura esposta al sole; così facendo, quest’ultimo permetterà ai fiori di colore viola, rosa o bianchi di apparire ancora più vibranti non solo in primavera ed in estate, ma talvolta addirittura in autunno. Sebbene il fiore catturi con più facilità l’occhio dell’osservatore, anche le foglie possono essere considerate ornamentali, viste le loro screziature spesso tinte di rosa o variegate. Ma ci sono altre spiegazioni del successo di questa peculiare pianta: innanzitutto è molto semplice da coltivare e poche cure mirate saranno sufficienti per garantire uno sviluppo sano e rigoglioso.
ESPOSIZIONE E TEMPERATURE
In natura, Hebe trova il suo habitat naturale in praterie, pascoli e perfino in boschi aperti, in ghiaioni montani e colline rocciose; è di conseguenza una pianta rustica, adatta a vivere in situazioni imprevedibili e ad adattarsi a condizioni meteo anche molto avverse. Non deve quindi sorprendere il fatto che preferisca luoghi soleggiati, anche se le cultivar da vaso preferirebbero essere allontanate dalla luce diretta durante le ore più calde della giornata: infatti, oltre a shock fogliari e radicali, l’esposizione a temperature troppo elevate non permetterebbe loro di generare una fioritura estesa e duratura. Data la sua provenienza montana, Hebe ha la capacità di resistere all’inverno: se mite, la vita vegetativa continuerà senza particolari problematiche; se invece l’inverno si dimostrerà particolarmente intenso, Hebe risponderà essiccandosi completamente. Tuttavia, non sottovalutate mai le basse temperature invernali; a questo riguardo, si consiglia di utilizzare prodotti isolanti come ad esempio foglie feltrose per riparare l’apparato radicale dall’umidità dell’inverno.
TERRENO ED ANNAFFIATURE
Per quanto riguarda il terreno ideale, nonostante alcune specie trovino il loro habitat naturale sulle rive di corsi d’acqua e di laghi di montagna, l’umidità in eccesso del suolo può provocare seri danni alla salute della pianta. Per questa ragione, il terreno ideale presenta tre caratteristiche: deve essere ricco di nutrienti, deve rimanere moderatamente umido, ma soprattutto deve garantire un corretto drenaggio: evitiamo quindi, di impiegare terreni particolarmente pesanti e cerchiamo di alleggerirli inserendo nel substrato sabbia di fiume o ghiaia e mantenendo un pH tendenzialmente subacido. Così facendo, nel periodo di vegetazione più intenso, ossia da marzo a settembre, permetteremo alla nostra Hebe di svilupparsi nella maniera migliore; inoltre, un terreno di questo tipo ci permette di identificare con maggiore precisione il momento giusto per annaffiare, visto che la perdita di umidità avverrà in maniera più uniforme. Tuttavia, non lasciamo mai che la terra si asciughi del tutto e manteniamo sempre un tasso di umidità costante.
CONCIMAZIONE
Ricordiamoci, inoltre, di concimare regolarmente la nostra Hebe, vista la sua predilezione per i terreni ricchi di sostanze nutritive; per questo motivo, a scadenze regolari di venti giorni circa sarebbe ideale fornire concime specifico per piante da fiore sotto forma liquida o anche granulare.