Cura delle piante

Prodotti BIO: i concimi e curativi naturali

Per secoli, in agricoltura, l’offerta di prodotti curativi è stata estremamente limitata e, parallelamente, i fertilizzanti naturali come il letame hanno rappresentato l’unica forma di nutrimento che poteva essere fornita alle colture prima dell’invenzione dei prodotti artificiali. I prodotti chimici, sia concimi sia curativi, sono stati integrati ai fertilizzanti naturali solamente dopo la seconda guerra mondiale, ma da allora hanno portato ad un miglioramento della produttività sostanziale. Tuttavia, negli ultimi anni la consapevolezza di massa riguardo la maggiore ecocompatibilità dei prodotti organici ha spinto molte aziende e molti coltivatori, sia professionisti che appassionati, a riscoprire questa tipologia di articoli. Proprio in nome di questo rinnovato interesse, oggi cercheremo di fare chiarezza sul ruolo e sui vantaggi dei concimi e prodotti curativi BIO.

 

INDICE DEGLI ARGOMENTI

I 6 PRINCIPI DELL’AGRICOLTURA BIOLOGICA

Per chi si approccia da estraneo, il mondo della coltivazione biologica potrebbe apparire come una deviazione naturale del mercato dettata dalla necessità di trovare fra i consumatori nuovi spunti d’interesse per vendere nuovi prodotti a prezzi più elevati. Sebbene sia necessario rispettare questa visione, non dobbiamo però dimenticare che il mondo BIO non deve essere percepito come una semplice “specializzazione di prodotto”; al contrario, è un sistema a tutto tondo, pratico, sostenibile e redditizio, in cui i benefici per le coltivazioni si riflettono positivamente e direttamente sulla salute umana. Questa concezione sistemica è riflessa nei 6 principi dell’agricoltura biologica:

 

  • Bilanciare i terreni con le necessarie componenti e nutrire le colture con elementi equilibrati ed integrati.
  • Impiegare fertilizzanti che cagionino il minor danno possibile alla vita del suolo e alle radici delle piante.
  • Applicare pesticidi ed erbicidi in modo responsabile, affidandosi a pratiche di gestione personalizzate per raggiungere il massimo potenziale.
  • Favorire la formazione della più elevata diversità vegetale possibile riscoprendo pratiche come il sovescio o la rotazione colturale.
  • Gestire attivamente il decadimento dei materiali organici e operarsi per mantenere l’equilibrio fra suolo, aria e acqua.
  • Nutrire il suolo usando sostanze  proveniente dal compost, dai concimi verdi, dai letami del bestiame e dai residui delle colture.

TERRICCI E FERTILIZZANTI

Se impiegate assieme, queste pratiche permettono di rispettare il naturale equilibrio degli elementi nutritivi nel suolo. Non è un caso, infatti, che nell’agricoltura intensiva una delle afflizioni maggiori sia proprio la carenza di sostanze nutritive e componenti biochimiche essenziali; e, palesemente, non è un caso nemmeno il fatto che, invece di risolvere il problema alla radice, si tenti di rimediare a questa problematica ricorrendo all’utilizzo di elementi chimici a rapido assorbimento e ad alto contenuto di fosforo, azoto e potassio. Per ottenere piante in piena salute o per garantire alle nostre insalate e pomodori ricchi raccolti, è quindi fondamentale rispettare questo equilibrio; proprio in questo ambito i fertilizzanti BIO si differenziano dalle opzioni sintetiche e vengono sviluppati proprio con questo obiettivo in mente. Infatti, sebbene forniscano meno azoto, fosforo e potassio rispetto alle controparti artificiali, il loro rilascio è garantito in maniera più lenta e costante. Sicuramente, questa strategia non garantirà risultati apprezzabili nel breve periodo, ma nel medio/lungo periodo i microrganismi presenti all’interno dei prodotti BIO sono in grado di trasformare la materia organica.

I benefici derivanti sono molteplici: saranno migliorate la capacità di trattenere l’acqua, la struttura e la tessitura del suolo, si ridurranno i problemi di formazione della crosta superficiale e verrà garantito uno sviluppo generale più equilibrato delle nostre piante. Inoltre, uno dei principali svantaggi dei fertilizzanti chimici riguarda l’elevato contenuto di acido solforico e acido cloridrico, che provocano la distruzione dei batteri azotofissatori, fondamentali per garantire un apporto corretto di azoto alle piante in crescita. Esempi di fertilizzanti organici sono la lana di pecora, la farina di sangue, l’emulsione di pesce, il letame/stallatico e i fanghi di depurazione. Questi prodotti ci aiutano inoltre a operare un distinguo importante, che suddivide i fertilizzanti organici in due famiglie: mentre la prima comprende composti organici lavorati artificialmente (come ad esempio l’urea), la seconda riguarda i fertilizzanti organici naturali nei quali il 100% degli ingredienti usati per creare un tipico fertilizzante organico naturale provengono dalla natura (per esempio, estratto di pesce, alghe e letame, guano e materiali compost).

I PRODOTTI CURATIVI

Per quanto riguarda i prodotti curativi BIO, i principi base non si discostano da quelli descritti nel paragrafo precedente, anche se, ovviamente, il loro compito si orienta verso la protezione delle nostre piante. Il mercato di questi prodotti ad oggi è molto vasto e, a differenza di qualche tempo fa, praticamente ogni malattia possiede il proprio curativo specifico, come la polvere di roccia contro le lumache o l’olio di equiseto per proteggere le piante dagli attacchi fungini. Le diverse varietà disponibili permettono quindi ai coltivatori di adattare questi prodotti ai bisogni delle proprie piante. Non dimentichiamoci che, oltre ad essere più rispettosi del naturale equilibrio chimico, i curativi BIO sono semplici da usare quanto i prodotti artificiali e sono in grado, ad esempio, di eliminare gli insetti o proteggere da parassiti in maniera egualmente efficace.

Difatti, non inquinano il suolo o l’ambiente, mentre i fertilizzanti chimici spesso producono troppo fosfato e azoto nel suolo. Come conseguenza, si potrebbe causare la dispersione di questo eccesso in falde acquifere e corsi d’acqua, causando il deperimento qualitativo delle acque, la crescita eccessiva di alghe e l’asfissia di molte forme di vita vegetali ed animali. Un ulteriore vantaggio rappresentato dai curativi naturali riguarda la riduzione della dipendenza dalle costose fonti di petrolio utilizzate nella produzione di alcuni fertilizzanti chimici. In futuro, la carenza di combustibili fossili, unita ad un conseguente ed inevitabile aumento di prezzo, potrebbe portare i prodotti sintetici al di fuori della portata dei piccoli utenti; di conseguenza è facile rendersi conto di perché i BIO curativi rappresentino una valida alternativa sia per l’ambiente che per le “nostre tasche”.

IL FUTURO DELL’AGRICOLTURA BIO

La nuova legislazione riguardo l’agricoltura biologica e i prodotti ad essa correlati è stata applicata dalla Comunità Europea il 1° gennaio 2022, dopo essere stata rinviata di un anno. Le nuove regole riflettono la natura mutevole di questo settore in rapida crescita e il nuovo regolamento è stato ideato per varcare la soglia delle mere caratteristiche tecniche; infatti, le nuove disposizioni garantiscono una concorrenza leale fra gli agricoltori, prevenendo frodi e garantendo ai più piccoli l’ottenimento della certificazione BIO in maniera più semplice e tempi minori. Inoltre, le regole di produzione sono state semplificate, eliminando gradualmente un certo numero di eccezioni alle regole precedentemente previste e semplificando quindi quelle ora in vigore.

Il mondo dei concimi e dei curativi BIO è ben lontano dall’essere solo un mito; i benefici sono oramai innegabili, soprattutto analizzando le produzioni scientifiche a riguardo e assistendo all’“evoluzione-involuzione” generale dell’ecosistema del nostro pianeta. Chiaramente, l’impatto che il nostro semplice orto o le nostre piante in vaso hanno sulla stabilità ecologica globale è estremamente limitato, se non quasi irrilevante. Tuttavia, non dobbiamo ragionare in maniera limitata; al contrario, dovremmo seguire un approccio aggregato, in cui la decisione di passare al BIO viene condivisa con moltissime altre persone in tutto il mondo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *